L'etichetta FREIENFELD: una storia d'amore e di cuore

Le giornate si allungano e con le temperature più alte e la natura che si sveglia appaiono i primi sentimenti primaverili. Tutto questo proprio in tempo per San Valentino, che aggiunge il giusto pizzico di romanticismo alla nostra euforia. Di romanticismo il nostro Cabernet Sauvignon FREIENFELD ne offre tanto (e non solo quando viene servito durante una cena romantica)! L'etichetta del nostro vino d'eccezione, che fece scalpore agli esordi (fu uno dei primi vini dell'Alto Adige ad essere premiato con gli ambiti "Tre Bicchieri" del "Gambero" negli anni '90) e 30 anni dopo, racconta una tragica storia d'amore. 

Piramo e Tisbe: una tragica storia d'amore

Già sull'etichetta della prima annata, il  1990, del Cabernet Sauvignon FREIENFELD figurava l'affresco, ospitato nella mescita della storica Tenuta Freienfeld. L'affresco cinquecentesco mostra una scena delle "Metamorfosi" di Ovidio - la storia di Piramo e Tisbe. La leggenda narra che i due giovani si fossero innamorati perdutamente l’uno dell’altra, ma la fiamma del loro amore fu soffocata dai genitori che proibirono ai giovani di vedersi. Sussurrando attraverso una crepa nel muro delle loro case adiacenti concordarono di fuggire. A causa di uno sfortunato malinteso morirono l’uno per l’altro durante la fuga: Tisbe, che arriva prima di Piramo al luogo d'incontro concordato, fugge da una leonessa che ha ancora la bocca insanguinata dopo aver mangiato un animale. Durante la fuga perde il suo velo, che la leonessa strappa con la bocca insanguinata. Piramo trova il velo al suo arrivo, presume che la sua amata sia stata uccisa dalla leonessa e si getta sulla sua spada. Quando Tisbe torna al luogo dell'incontro e trova Piramo morente, anche lei si uccide con la spada di Piramo.

L'etichetta: tradizione incontra modernità

L'etichetta ridisegnata con l'annata 2015 unisce tradizione e modernità. La storia rappresentata nell'affresco è stata ripresa dalla giovane artista sudtirolese Margit Pittschieler: la crepa, visibile nell'affresco, viene figuarata sull’etichetta in rosso rubino intenso e ricorda la crepa del muro attraverso la quale i due innamorati comunicavano in segreto. 

“Dopo numerose bozze e studi è stata creata una versione dettagliata nella quale Piramo e Tisbe sussurrano attraverso la crepa color rosso rubino, superando la loro morte e tornando a nuova vita.” - Margit Pittschieler, artista

E se ora tutto questo vi sembra terribilmente familiare, siete sulla strada giusta! La leggenda di Ovidio è stata adattata da vari autori, tra cui William Shakespeare nella sua tragedia - beh, chi può indovinare? - Romeo e Giulietta!